VERSO UNA PRESA IN CARICO MULTIDISCIPLINARE: percorso di capacity building per i servizi territoriali della Regione Abruzzo nel contrasto allo sfruttamento lavorativo dei cittadini di Paesi Terzi
Il fenomeno dello sfruttamento lavorativo dellə cittadinə di Paesi Terzi rappresenta una delle sfide più urgenti e complesse per il sistema dei servizi sociali italiani. In un contesto in continua evoluzione, in cui dinamiche migratorie, precarietà economica e vulnerabilità personali si intrecciano in modo sempre più evidente, emerge con forza la necessità di rafforzare le competenze degli operatori del sistema socio-sanitario e socio-occupazionale, con particolare attenzione al ruolo strategico dellə assistenti sociali.
Il presente piano formativo, articolato in otto incontri tra dicembre 2025 e settembre 2026, intende rafforzare il ruolo dei servizi sociali professionali all’interno del sistema territoriale dei servizi dell’individuazione precoce, emersioneServizi di emersione I servizi di emersione hanno l’obiettivo di facilitare l’identificazione precoce e l’aggancio di target vulnerabili, favorendo la loro emersione da condizioni di marginalità e/o fragilità, attraverso l’implementazione di interventi basati sull’outreaching, la riduzione del danno e/o dei rischi. Esempi di servizi di emersione sono le unità mobili e gli sportelli a bassa soglia. e presa in carico integrata delle vittime e potenziali vittime di sfruttamento lavorativo, in coerenza con le Linee guida nazionali di contrasto allo sfruttamento lavorativo e in attuazione del Decreto legislativo n. 145/2024, che introduce il nuovo articolo 18-ter del Testo Unico sull’Immigrazione e l’accesso all’Assegno di Inclusione (ADI) per le vittime.
L’approccio che proponiamo è multidisciplinare e interistituzionale, fondato sulla sinergia tra servizi sociali professionali, Centri per l’Impiego, sistema sanitario e altri attori della rete pubblica e del privato sociale, con l’obiettivo di favorire un’effettiva integrazione socio-lavorativa delle persone coinvolte. L’intero percorso si propone inoltre di contribuire alla diffusione di pratiche di presa in carico personalizzata, calibrate sulle diverse forme di vulnerabilità rilevabili nelle biografie dei cittadini di Paesi Terzi, che spesso si traducono in barriere all’accesso e alla fruizione dei diritti fondamentali.
Ciascun modulo affronterà un focus tematico specifico, con un approccio integrato che combina l’analisi normativa, le prassi operative, la riflessione interdisciplinare e il confronto con esperienze territoriali. I contenuti sono pensati per promuovere una lettura multilivello delle vulnerabilità che possono condurre o derivare dallo sfruttamento lavorativo, e che richiedono risposte diversificate e personalizzate, nella logica del lavoro di rete.
I temi, specificatamente, saranno:
- L’emersione e la preidentificazione delle vittime e potenziali vittime di tratta e sfruttamento: il ruolo del servizio sociale professionale e dei servizi territoriali e d’accoglienza;
- Presa in carico multidisciplinare dei Cittadini di Paesi Terzi vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo (integrazione socio-lavorativa e accesso al sistema ADI);
- Le criticità del sistema nazionale di ingresso, accoglienza e presa in carico dei cittadini di paesi terzi;
- Aspetti antropologici culturali e mediazione interculturale nella presa in carico dei CPT ;
- La presa in carico sanitaria, in particolare rispetto a disabilità, disagio psichico e dipendenze;
- Gli indicatori sanitari dello sfruttamento lavorativo: il ruolo dell’assistente sociale ospedaliero;
- L’ottica di genere nella presa in carico dei CPT;
- La protezione e l’accompagnamento dei minori stranieri non accompagnati (MSNA) e dei minori vittime di tratta.
Il percorso si configura, pertanto, non solo come un’opportunità di aggiornamento professionale, ma come uno spazio di riflessione collettiva per rafforzare la capacità del sistema di rispondere in modo più coerente, umano ed efficace a situazioni di grave sfruttamento e marginalità. In questo senso, la partecipazione attiva degli assistenti sociali rappresenta un elemento imprescindibile per garantire una risposta competente, tempestiva e orientata alla tutela della dignità e dei diritti delle persone, contribuendo alla costruzione di un welfare realmente inclusivo e giusto.
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11 dicembre 2025, ore 8:30, Aurum, Sala D’Annunzio, Pescara
Evento accreditato all’ordine degli assistenti sociali della regione Abruzzo con 4 crediti formativi 3 crediti deontologici
Il numero massimo di partecipanti è fissato a 110 unità. Le iscrizioni saranno accolte in ordine cronologico fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Per accedere alla lista di attesa, è possibile contattare il partner Capofila di Ats On the Road Soc. Coop. Soc. ai seguenti recapiti: Antonio Giammarino, 370 3172097, [email protected]
- 8:30 – 9:00 / REGISTRAZIONE PARTECIPANTI
- 9:00 – 9:45 / SALUTI ISTITUZIONALI
Regione Abruzzo
Francesca D’Atri, Presidente Ordine Assistenti Sociali d’Abruzzo
Stefania Torquati, Presidente On the Road Soc. Coop. Soc.
Alessia Nespoli, Fondazione Caritas Pescara-Penne
Francesco Portoghese, Consorzio Officine Solidali
- 9:45 – 10:00 / Il percorso di capacity building del progetto S.O.L.E.I.L. ABRUZZO
Matilde Somma, Coordinatrice S.O.L.E.I.L. Abruzzo, Coop. On the Road - 10:00 – 10:30 / Il Sistema Italiano Antitratta e il Progetto Asimmetrie Abruzzo – Molise
Fabio Sorgoni, Responsabile Area Tratta e Sfruttamento, Coop. On the Road - 10:30 – 11:00 / Aspetti normativi e strumenti di contrasto e tutela al fenomeno della tratta e dello sfruttamento lavorativo
Guido Talarico, avvocato Coop. On the Road
- 11:00 – 11:30 / PAUSA CAFFÈ
- 11:30 – 12:45 / Tavola rotonda: i servizi di emersioneServizi di emersione I servizi di emersione hanno l’obiettivo di facilitare l’identificazione precoce e l’aggancio di target vulnerabili, favorendo la loro emersione da condizioni di marginalità e/o fragilità, attraverso l’implementazione di interventi basati sull’outreaching, la riduzione del danno e/o dei rischi. Esempi di servizi di emersione sono le unità mobili e gli sportelli a bassa soglia., assistenza e integrazione e gli indicatori di tratta e sfruttamento
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- L’emersione delle vittime: l’outreachOutreaching L’outreaching, o lavoro sociale di prossimità, è una metodologia di intervento che colloca le equipe multidisciplinari presso luoghi ad alta fragilità sociale con l’obiettivo di intercettare e agganciare i target maggiormente vulnerabili e, abbassando la soglia di accesso ai servizi offerti dall’ente, fornire loro risposte ai bisogni nei relativi contesti di lavoro e/o di vita.
Anna Somma e Gianluigi Triozzi, operatori emersione Coop. On the Road - L’emersione delle vittime: lo sportello Drop-in
Iolanda Monaco, operatrice emersione Coop. On the Road
- L’emersione delle vittime: l’outreachOutreaching L’outreaching, o lavoro sociale di prossimità, è una metodologia di intervento che colloca le equipe multidisciplinari presso luoghi ad alta fragilità sociale con l’obiettivo di intercettare e agganciare i target maggiormente vulnerabili e, abbassando la soglia di accesso ai servizi offerti dall’ente, fornire loro risposte ai bisogni nei relativi contesti di lavoro e/o di vita.
- L’assistenza e l’integrazione: il progetto d’assistenza individualizzato
Alessia Nespoli, assistente sociale responsabile area immigrazione Fondazione Caritas Pescara Penne
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- 12:45 – 13:00 / SPAZIO AL DIBATTITO
- 13:00 – 14:00 / LIGHT LUNCH
- 14:00 – 14:30 / Il ruolo del servizio sociale nella preidentificazione delle vittime di tratta e/o sfruttamento
Salvatore Coviello, assistente sociale Coop. On the Road - 14:30 – 15:00 / Il ruolo del servizio sociale professionale nella presa in carico e identificazione delle vittime di tratta e/o sfruttamento
Francesca De Maso, assistente sociale Comune di Pescara, Referente area immigrazione e Rup misure PNRR di contrasto allo sfruttamento lavorativo - 15:00 – 17:00 / LAVORI DI GRUPPO (simulate dei casi)