Risorse

Progetto La Cucina del Vicino, un viaggio lungo dieci video ricette che ci farà spalancare la porta di casa al Brasile, la Nigeria, il Ghana, il Perù e tanti altri paesi.

Il grave sfruttamento lavorativo e il caporalato riguardano soprattutto, ma non solo, persone immigrate. Le tipologie di sfruttamento, la loro gravità, le condizioni in cui vivono e lavorano coloro che ne sono vittime sono molto diverse, e sono spesso presenti elementi di forte vulnerabilità (irregolarità, povertà, debiti, esclusione sociale) tra i fattori che rendono molto difficile la fuoriuscita da queste situazioni. Scarica il Report dell’Azione di Sistema Multiregionale per saperne di più.

Il Progetto M.A.W. (Migrants At Work) ha come obiettivo quello di definire un percorso di integrazione e di inclusione sociale e lavorativa dei migranti regolarmente soggiornanti nel territorio regionale e destinatari di MIGRANT.NET.

Il video di Saverio Tommasi di Fanpage che ha raccontato e descritto in maniera sensibile e attenta il fenomeno della tratta di esseri umani e il lavoro che svolgiamo ogni giorno a On the Road.

XI° edizione del rapporto di Save the Children Italia “Piccoli schiavi invisibili”, dedicato alla situazione dei minori vittime di tratta e grave sfruttamento.

Il progetto Oggi sono io rientra nelle attività promosse dal Dipartimento delle Pari Opportunità “per il finanziamento di progetti volti alla prevenzione e contrasto alla violenza alle donne anche in attuazione della Convenzione di Istanbul” ed è finalizzato a migliorare le modalità di inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza per incidere prioritariamente sul fenomeno della vioenza economica, che è una delle forme più efficaci per l’assoggettamento delle vittime.

Il progetto Essere Donne Dentro, finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha avuto l’obiettivo di offrire ascolto e sostegno alle donne detenute nella Casa Circondariale di Teramo e in detenzione alternativa nei territori provinciali di Teramo e Ascoli Piceno, dando loro la possibilità di poter esprimere i propri vissuti relativi a violenze e maltrattamenti subiti nella loro vita.