Tratta

La tratta e il grave sfruttamento di esseri umani nella prostituzione, nel lavoro, nell’accattonaggio e nelle attività illegali sono fenomeni poliedrici e complessi che coinvolgono milioni di migranti forzati in tutto il mondo.

Il 18 ottobre 2019 si celebra la XIII Giornata Europea Contro la Tratta. Ci incontreremo tutti alle 10.00 all’Help Center Train de Vie, in Via Enzo Ferrario, a Pescara. Cammineremo insieme per fare in modo che questo tema così drammatico non passi inosservato e che venga ritenuto un problema sociale riguardante tutti.

Conferenza Internazionale sulla fatica, sull’investimento e le complessità del lavoro in strada che contraddistingue l’associazione On the Road da 25 anni

Il 19 giugno 2019 alle ore 11.00 c/o Sala D’Antona, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, verrà lanciata la campagna contro lo sfruttamento lavorativo “Conosco i miei diritti #denunciolosfruttamento”. Un progetto prodotto dall’Associazione On the Road Onlus in collaborazione il Servizio Centrale SPRAR/SIPROIMI, Dipartimento Pari Opportunità presso Presidenza del Consiglio dei e l’Ispettorato Nazionale del lavoro.


Articolo – Ad un anno dalla conferenza internazionale sulla tratta di esseri umani Oltre le terre di mezzo3 in occasione della quale abbiamo riunito presso la Camera dei Deputati alcuni dei massimi esperti internazionali sul tema della tratta di esseri umani, vogliamo fare il punto della situazione e provare a tracciare alcuni spunti di riflessione che possano guidare le nostre scelte future.

Intervista – L’analisi di Fabio Sorgoni dell’associazione On the road sull’inchiesta condotta anche dall’Fbi a Castelvolturno sul traffico di organi e prostituzione in cui è coinvolta la criminalità nigeriana. “L’inchiesta dà visibilità al fenomeno, ma il problema c’è da tempo e le nuove leggi aumentano la platea di persone sfruttabili”.

Il caporalato e lo sfruttamento lavorativo non riguardano solo il meridione d’Italia, sono fortemente radicati anche nel centro e nel nord. E lo sfruttamento lavorativo dei migranti più che un’eccezione, sembra un vero e proprio sistema, che permette l’abbattimento del costo del lavoro e maggiori guadagni da parte delle filiere produttive.