Progetto “Life Beyond the Shelter” – dalla vita nelle strutture di accoglienza all’indipendenza

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mercoledì 18 Dicembre 2019

Il progetto “Life Beyond the Shelter”, finanziato dall’UE, ci vede partner insieme a Fundació SurtCAW Antwerpen, SOLWODI International e Payoke Vzw come ente capofila.

Il progetto è volto ad elaborare strumenti utili all’accompagnamento delle vittime di tratta nella delicata fase di transizione dalla vita nelle strutture di accoglienza all’indipendenza, tramite strumenti pratici, innovativi e volti a garantirne l’empowermentEmpowerment L’empowerment, in italiano “potenziamento”, rappresenta un modello di servizio sociale attivo che consente a persone, organizzazioni, comunità, di valorizzare le proprie abilità e individuare risorse aggiuntive in sé stesse, nel proprio gruppo o nel proprio ambiente sociale, al fine di migliorare proattivamente l’equità e la qualità della propria vita..

Le organizzazioni coinvolte nel progetto sono cinque e provengono dal Belgio, dall’Italia, dalla Spagna e dalla Germania. Insieme formiamo un team che ha come obiettivo quello di contribuire in maniera decisiva a potenziare le pratiche di lavoro degli operatori sociali, al fine di favorire l’integrazione nel lungo periodo delle vittime di tratta attraverso le seguenti attività:

  1. Un kit d’intervento per la valutazione dei bisogni nel lungo periodo delle vittime di tratta che sia anche sensibile alle questioni di genere e una guida per l’accesso ai servizi a loro disposizione
  2. Strumenti pratici che facilitino l’integrazione tra cui:
  •  Un programma di formazione in grado di fornire supporto ai beneficiari rispetto a tematiche quali: cura delle finanze, management della casa, cura di se stessi, sicurezza, abilità sociali, ricerca del lavoro, ricerca della casa, gestione del tempo. Questioni che concerno l’amministrazione pubblica tra cui: giustizia penale, servizi sociali, immigrazione e trasporti
  • Si terranno circa 80 workshops che hanno l’obiettivo di accompagnare le vittime verso l’autonomia
  • Saranno create linee di assistenza telefonica dedicate alle persone nella fase di transizione dalla vita nelle strutture di accoglienza all’indipendenza
  • Sarà creato un programma di peer mentoring attraverso cui, precedenti vittime di tratta che hanno raggiunto una soddisfacente integrazione nel territorio o volontari locali, si comporteranno come “mentori”, uditori o guide che riescano a sostenere le vittime di tratta nel delicato processo di transizione dalla vita nelle strutture verso l’autonomia.
  • Una casa di transizione sarà testata a Anversa, in Belgio, dove 10 beneficiari nella fase transitoria verso l’indipendenza, vivranno nello stesso ambiente insieme ad  inquilini locali, per un periodo di un anno. Il risultato atteso è che la composizione del gruppo permetta agli operatori sociali di offrire un supporto integrato e centralizzato, assicurando alle vittime un supporto più efficace e continuativo attraverso la massimizzazione dei risultati e una minimizzazione dei costi e delle risorse umane. Da questa esperienza sarà prodotto un case study.    

Per maggiori informazioni visita il sito www.libes.org

 

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