Il 17 maggio 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità eliminò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, depatologizzando le persone e le vite di quelle persone che, fino a quel momento, erano state bersaglio di discriminazioni, stigmi e pregiudizi.

Per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere azioni concrete contro le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, dal 2004 in poi, ogni 17 maggio si celebra la Giornata Internazionale contro l’Omolesbobitransafobia. Nonostante i passi avanti fatti negli anni, sia dal punto di vista legislativo che sociale, questa giornata ci ricorda che c’è ancora molto da fare: basti pensare al fatto che nella lista delle malattie mentali era inserita anche la transessualità, e che abbiamo dovuto attendere fino al 2018 per la sua depatologizzazione (praticamente l’altro ieri).

We have to be visible.
We should not be ashamed of who we are.
We have to show the world that we’re numerous.
There are many of us out there.
– Sylvia Rivera

In diverse parti del mondo, l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia, l’afobia e la transfobia sono discriminazioni reali, sono discriminazioni persistenti, che si manifestano in gravi forme di violenza e marginalizzazione, che rendono la vita delle persone della comunità queer un inferno che sfocia, troppo spesso, in tragedia. Organizzare attività di prevenzione e contrasto alle discriminazioni è di certo utile, ma è soprattutto importante essere presenti ogni giorno con gesti di vicinanza e comprensione: chiamare la persone che si ha affianco con il pronome che ti ha indicato è prevenzione; non giudicare ciò che non si comprende, è prevenzione; esserci per chi, durante la transizione di genere, ha bisogno di essere ascoltatə, è prevenzione; dare ascolto privo di pregiudizio, è prevenzione.

Ogni piccolo gesto che facciamo può essere di grande supporto per chi, nel 2024, ancora viene discriminatə a causa della propria identità di genere e del proprio orientamento sessuale. Attraverso piccoli e grandi gesti possiamo ancora costruire quella società che immaginiamo, più giusta e attenta alle esigente di tuttɜ.

Il Centro PRIDE è uno di quegli strumenti e di quei gesti che giocano un ruolo fondamentale nella lotta contro le discriminazioni e nel supporto alle persone della comunità queer. Accogliamo, ascoltiamo e sosteniamo persone della comunità LGBTQIAP+ che vivono, hanno vissuto o vivono nella minaccia di subire violenze e/o discriminazioni per la loro identità di genere e/o orientamento sessuale, offrendo gratuitamente colloqui telefonici, online o in presenza, supporto sociale e psicologico, consulenza legale, orientamento lavorativo e orientamento all’autonomia abitativa.

Se hai bisogno di aiuto, noi siamo qui per te.

Puoi trovarci in:

• Via Marconi n. 38, Martinsicuro (TE)
  Lunedì: 13:00 – 15:00
  Martedì: 14:00 – 18:00
  Mercoledì: 09:00 – 14:00
  Giovedì: CHIUSO
  Venerdì: 10:00 – 15:00
• Via Pietro Nenni n. 75, Lido Tre Archi (FM)
  Ogni primo e terzo martedì del mese, dalle 14:00 alle 18:00