Bielorussia: On the Road aderisce all’appello delle organizzazioni internazionali

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mercoledì 09 Settembre 2020

On the Road aderisce all’appello delle organizzazioni internazionali per richiedere al Consiglio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani di convocare una Sessione Speciale per affrontare le violazioni dei diritti umani commesse durante e dopo le elezioni presidenziali di agosto 2020 in Bielorussia, in quanto membro di La Strada International, firmataria dell’appello.

In Bielorussia, da maggio 2020 e a seguito dell’annuncio dei risultati preliminari delle elezioni dello scorso 9 agosto 2020, che hanno dato al presidente in carica Aleksandr Lukašenko oltre l’80 % dei voti, le violazioni dei diritti umani per mano delle autorità bielorusse contro le decine di migliaia di persone che sono scese in piazza per protestare contro le presunte frodi elettorali, non stanno cessando.

Questo periodo in Bielorussia, che da un mese è stato caratterizzato da un livello senza precedenti di attività di protesta pacifica, è stato caratterizzato da un’altrettanta brutalità nella repressione. Già prima del 9 agosto, da maggio 2020, le autorità bielorusse hanno arrestato senza motivazioni valide più di 1300 persone, tra cui candidati presidenziali, attivisti per i diritti umani e giornalisti, per ostacolare l’esercizio delle loro libertà fondamentali. Subito dopo l’annuncio dei risultati preliminari, le proteste si sono intensificate e la polizia antisommossa ha risposto con un uso sproporzionato della forza causando ferite a centinaia di persone, e molteplici morti confermate. Nell’arco di tre notti di proteste dopo le elezioni “falsificate”, le autorità bielorusse hanno detenuto fino a 7,000 persone (tra cui almeno 50 giornalisti), la maggior parte delle quali semplicemente partecipavano o assistevano alle proteste pacifiche.

Ad oggi, secondo il Viasna Human Rights Center, almeno 450 detenuti hanno riferito di essere stati torturati o maltrattati durante la detenzione in isolamento, di essere stati costretti a compiere atti umilianti attraverso minacce di stupro e altre forme di violenza.

Gli eventi in corso in Bielorussia dimostrano la determinazione delle autorità a sopprimere tutte le forme di dissenso e di libera espressione del popolo bielorusso attraverso violenza di massa, attacchi sproporzionati contro i manifestanti, arresti arbitrari di massa, procedimenti giudiziari e maltrattamenti dei manifestanti pacifici.

Tutto questo è inaccettabile ed è arrivato il momento di dare una forte risposta a livello internazionale.

Data la gravità delle violazioni e il rischio di peggioramenti nell’arco dei prossimi mesi, le organizzazioni non governative bielorusse e internazionali hanno fatto richiesta al Consiglio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani di convocare urgentemente una Sessione Speciale sulla situazione in Bielorussia, per fare luce sui fatti e le circostanze riguardanti le violazioni dei diritti umani, scoraggiarne l’ulteriore repressione da parte del governo bielorusso e garantire la responsabilità in linea con gli obblighi derivanti dai trattati ONU sui Diritti Umani di cui la Bielorussia è parte.

Foto di Artem Podrez 

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