Tratta
Un anno di servizio civile con On the Road. Cosa significa? Quali esperienze, competenze ed emozioni mi porterò a casa? Abbiamo pensato di farvelo dire direttamente dai nostri volontari di servizio civile nell’anno 2017-2018. Questo è quello che ci ha raccontato Silvia.
Ecco riassunto in una infografica il nostro lavoro di contatto, riduzione del danno e drop-in nell’ambito dello sfruttamento sessuale.
In Italia, negli ultimi due anni, il fenomeno si è sviluppato a livello esponenziale, anche perché, nell’ambito dei flussi migratori, il numero dei minori non accompagnati si è moltiplicato e, in fase di prima emergenza subito dopo gli sbarchi, più della metà delle giovani migranti sono intercettate e reclutate nella rete dei trafficanti per sfruttamento sessuale e lavorativo.
Approfondire tutti gli aspetti che riguardano le minori vittime del fenomeno della tratta significa pertanto considerare una molteplicità di problemi interconnessi: dal carattere transnazionale del fenomeno che lo rende difficile da individuare, alla mancanza di un approccio di genere durante la fase di accoglienza delle richiedenti asilo, dal conflitto sociale e culturale, alla pedofilia alla violenza sulle donne.
Secondo il Rapporto Agromafie dell’Osservatorio Placido Rizzotto della FLAI CGIL i lavoratori agricoli coinvolti nel sistema del caporalato sono circa 400.000, l’80% dei quali sono stranieri.
L’agricoltura e il sistema agroalimentare rappresentano per le mafie uno dei business più remunerativi. Il volume d’affari nel 2017 è stato di 21,8 miliardi di euro con un balzo del 30 per cento rispetto al 2015.
Il “fatturato” del caporalato è stimato in 9 miliardi di euro con 600 milioni di contributi evasi (Fonte: Rapporto #Agromafie2017: Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare).
Dal 1992 svolge attività di valutazione come libera professionista. Dopo aver lavorato alcuni anni per l’Unione europea in qualità di valutatrice di programmi per la gioventù, si è specializzata nello sviluppo di sistemi e programmi di valutazione nel campo delle politiche pubbliche, in particolare in quella di natura sociale, a livello nazionale ed europeo. Ha collaborato in qualità di valutatrice
con organizzazioni quali UNICRI, Regione Emilia-Romagna, fondazioni bancarie ed organizzazioni del terzo settore.
Esperto di tratta di esseri umani, ricercatore, formatore, progettista e coordinatore di progetti e interventi. Dalla metà degli anni ‘90 ha lavorato come operatore sociale (tossicodipendenza, prostituzione, minori) e come volontario internazionale in Bosnia, Irlanda del Nord, Brasile, Messico. Ha lavorato in progetti di cooperazione internazionale in Afghanistan e Pakistan e ha collaborato con EuropAid e ICMPD in attività di sviluppo di sistemi nazionali anti-tratta in Kosovo, Uzbekistan e Tailandia.