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Il progetto Oggi sono io rientra nelle attività promosse dal Dipartimento delle Pari Opportunità “per il finanziamento di progetti volti alla prevenzione e contrasto alla violenza alle donne anche in attuazione della Convenzione di Istanbul” ed è finalizzato a migliorare le modalità di inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza per incidere prioritariamente sul fenomeno della vioenza economica, che è una delle forme più efficaci per l’assoggettamento delle vittime.
Il progetto Essere Donne Dentro, finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha avuto l’obiettivo di offrire ascolto e sostegno alle donne detenute nella Casa Circondariale di Teramo e in detenzione alternativa nei territori provinciali di Teramo e Ascoli Piceno, dando loro la possibilità di poter esprimere i propri vissuti relativi a violenze e maltrattamenti subiti nella loro vita.
Il convegno “Essere Donne Dentro: esperienze e riflessioni” vuole raccontare questo progetto e sottolineare quali sono stati gli obiettivi raggiunti, le criticità, ma anche portare la testimonianza delle donne nei loro bisogni e nelle loro vite da detenute.
Il 25 novembre scorso, in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne abbiamo presentato le borse in cotone naturale “Donne Libere”.
“Le strade libere le fanno le donne che le attraversano”: non vogliamo più essere vittime, ma protagoniste della nostra vita, libere nelle nostre scelte e rispettate in quanto donne, in particolare in questo 2020 in cui la pandemia da Covid-19 ha reso le donne più sole, più povere, più vulnerabili, più discriminate.
La povertà non è una calamità naturale, è un effetto di scelte fatte dagli uomini e dalle donne.
Ma la vita di strada in sé è una condizione sociale che non si sceglie di vivere.
L’idea del senza dimora girovago e viaggiatore, il clochard, il vagabondo, fa parte di un immaginario romantico più che distorto che non ci permette di vedere quali sono le fragilità dell’essere umano.
Questa è la settimana in cui si celebra la forza e la resilienza delle donne, nella quale si urla a gran voce che non vogliamo più essere vittime ma protagoniste della nostra vita, libere nelle nostre scelte e rispettate in quanto donne. Quest’anno in particolare, vogliamo dare un segnale ancora più forte, poiché la pandemia da Covid-19 ha reso le donne più sole, più povere, più vulnerabili, più discriminate.
L’evento formativo “Dalla prima richiesta d’aiuto all’accoglienza. Percorsi possibili per le donne vittime di violenza” che si svolgerà il 27 novembre dalle 09:30 alle 12:30 ha l’obiettivo di illustrare e spiegare quali possono essere alcuni degli strumenti da offrire ad una donna che subisce violenza, partendo proprio dal sostegno che può ricevere in un Centro Antiviolenza sino ad arrivare alla Casa di Semi Autonomia.
Lo scopo delle giornate celebrative come la Giornata Europea Contro la Tratta di Esseri Umani è di riuscire a catturare l’attenzione del pubblico più vasto, e far passare qualche informazione che serva a rendere la cittadinanza più attenta e partecipe degli sforzi che vengono fatti.
Che cosa comporta svolgere un Tirocinio a On the Road?
Ce lo racconta una diretta interessata: Maria Teresa, che quest’anno ha deciso di fare un tirocinio da noi.
Quello che trovate di seguito è la relazione finale del tirocinio che Maria Teresa ha deciso di condividere con noi, e in cui spiega il nostro lavoro e racconta le emozioni e i pensieri che nascono durante questa “particolare e in parte sorprendente esperienza fatta“.